I 7 benefici di coinvolgere i bimbi in cucina

Hai mai osservato con attenzione i movimenti e gli sguardi del tuo cucciolo/cucciola mentre è impegnato a “scoprire” qualcosa? Ecco, immagina la stessa scena ma in cucina, con in mano un pomodoro aperto o della polpa di zucca, mentre schiaccia una banana con la forchetta o una pallina d’impasto. Sai che in quel momento il suo meraviglioso cervello sta assimilando preziosa informazione che segnerà la sua personalità in modo super positivo?

Mi sono stupita nel vedere i risultati di una ricerca* pubblicata dal Journal Appetite, in pratica i bambini coinvolti in cucina mangiano una maggior quantità di verdure rispetto a quelli non coinvolti nella preparazione, ma quando parlo di “maggior quantità” parlo di, per esempio, il 76% in più di insalata! Cioè, insalata!

Ma non solo, coinvolgere i bimbi in cucina, può avere numerosi benefici e non solo da un punto di vista nutrizionale.

benefici di coinvolgere i bimbi in cucina

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L’ESPOSIZIONE AL SOLE DEI BAMBINI: QUELLO CHE OGNI GENITORE DEVE SAPERE

Il sole stimola la pelle a produrre la vitamina D, molto importante per mantenere la salute delle ossa. È estremamente importante, però, che l’esposizione al sole, principalmente dei bambini, sia fatta in modo consapevole e con tutte le precauzioni. Ma quali sono i fattori da considerare? Quali sono le ore dove bisogna evitare l’esposizione? i bimbi sotto l’ombrellone sono protetti? ESPOSIZIONE SOLE BAMBINI GENITORE DEVE SAPERE Continua a leggere

Un confronto tra mamme: come gestire i terribili due anni o “terrible twos”?

Arrivati ai due anni i bimbi iniziano il loro primo percorso verso l’indipendenza… i piccoli crescono, maturano e vanno alla ricerca della loro personalità.

confronto tra mamme gestire i terribili due anni terrible twos

I terribili due anni, quando arrivano arrivano!

Probabilmente sei arrivata qui perché cerchi confronto (e conforto) nel web, perché hai notato che il tuo piccolo angioletto di circa 2 anni ha cominciato a risponderti con imponenti frasi del tipo: “NON VOIOOOOO”, “NONONO, NO NO!”, “IO, IO FACCIO IOOO!”. Ho indovinato? Allora sei nel posto giusto e ti do ufficialmente il benvenuto nella fase dei “terribili due anni”. Mi trovo anche io nel bel mezzo di questa “dolce tempesta” e ci tengo a dirti che di certo non ti annoierai 😉

In questo periodo, provando in prima persona la “gestione” di una piccola adolescente di due anni, ho letto tanto in rete su come altre mamme affrontano la fase dei terribili due e così sono arrivata alla conclusione che, la pazienza e la consapevolezza che si tratta solo di una “fase temporanea” fanno tantissimo! 🙂 Ma partiamo dall’inizio…di cosa si tratta questa fase e soprattutto perché è definita come i “terribili due anni”? Continua a leggere

LIBRINGIRO 2016: una grande iniziativa, un grande tesoro

Libringiro_logo

“Perché amiamo la letteratura per l’infanzia e crediamo nella lettura ad alta voce sin dai primi mesi”

Così si presenta il progetto Libringiro, un progetto con un cuore immenso e con uno spirito contagioso. Un progetto che crede fortemente nei  valori della famiglia, della cultura e del fare comunità. Quest’anno avrò l’onore di partecipare come lettrice e ci tengo a raccontarvi di cosa si tratta, perché nelle cose che nascono dalla passione trovi la magia.

Libringiro nasce nel 2014 dal programma nazionale Nati per leggere, che promuove la lettura ad alta voce ai piccoli fin dai primi mesi.

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3 giochi fatti in casa per stimolare la mente dei bimbi

Sappiamo bene come i bimbi piccoli abbiano bisogno di continui stimoli per la mente. L’ideale sarebbe che le attività che proponiamo loro siano complete, cioè che siano divertenti, che stimolino la fantasia e i sensi. E cosa c’è di meglio di qualcosa pensato su misura per ogni bambino? Di qualcosa fatto in casa, con oggetti e materiali a lui conosciuti?

Voglio condividere con voi 3 giochi fatti in casa, molto semplici e divertenti, pensati per quei lunghi pomeriggi di pioggia. Bastano pochissimi materiali, principalmente cose che abbiamo già in casa.
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Le 5 paranoie pre-parto da NON FARSI venire (perché inutili)

Eccoci, manca poco e come ogni mamma in attesa cerchi anche tu di immaginare nel dettaglio come sarà tutto, dal momento in cui perderai il tappo, quando romperai le acque, quando inizieranno le contrazioni vere, cosa farai, dove sarai, come respirerai, quanto durerà il travaglio, come sarà la fase di espulsione, e potrei continuare con la lista di domande per 3 ore, non è vero? 🙂

Il fatto è che oltre i pensieri (leciti) sul parto, ci sono anche quei pensieri…o meglio, quelle paranoie che ci fanno stare in ansia o che ci fanno concentrare l’energia sulle cose poco importanti. Cose davvero insignificanti che, nel momento del parto sono il nulla totale ma che noi, non avendo ancora vissuto l’esperienza, continuiamo a farcele tornare alla testa facendo una bolla di confusione inutilmente. Questi sono i 5 pensieri più ricorrenti delle “quasi-mamme” su cui devi evitare di perdere tempo.

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Neomamme: 7 consigli che nessuno ti darà mai

Mamme, essendo anche io una mamma so benissimo quanto spesso si ricevono consigli su come gestire i figli, come vestirli, come alimentarli, come farli dormire, o come fare altre mille milioni di cose 🙂 Quindi non volevo partire subito con “mamme, ho qualche consiglio da darvi” perché non avreste più letto il post 😀
Scherzi a parte, credo che un buon consiglio sia come un regalo e che debba venire da un’esperienza vissuta e da qualcuno che possa mettersi nei tuoi panni, per questo motivo vorrei condividere con voi 7 esperienze vissute che, a mio parere, possono essere molto utili per una neomamma. Non sono “consigli pratici per…” ma sono consigli utili che nessuno ti da mai, cose a cui non ci pensi fino a quando ti trovi nella situazioni e dici “cavolo perché non ci avevo pensato prima!”

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Dalle nuove tecnologie nascono le nuove tradizioni 

Spesso rifletto su come siano cambiate le nostre abitudini passando dall’analogico al digitale. E nonostante il mio lavoro nel mondo del digital e la mia passione per i nuovi media a volte provo una specie di nostalgia per alcuni aspetti dell’analogico. Con questo grande passaggio alcuni ricordi, alcune tradizioni cambiano radicalmente, anzi, sono già cambiate ma non ce ne siamo ancora accorti…

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Pensare alla mamma, essendo una mamma

Il rapporto con mia mamma è sempre stato meraviglioso. Fiducia, confidenza, complicità e amicizia incondizionata. Lei mi ha contagiato la passione per la musica degli anni ’80 e io a lei ho fatto ascoltare i Backstreet Boys così tante volte di fila quando avevo 13 anni che cantava con me ogni singola canzone. La merenda è sempre stato il nostro momento preferito del giorno (ancora adesso) anche se ce n’erano pochissime alla settimana perché si lavorava e si andava a scuola, ma appena si poteva era quasi un rituale per chiacchierare e condividere qualcosa di dolce, potrei scrivere pagine di cose stupende vissute insieme.

Questa meravigliosa “connessione” negli anni si è rafforzata, io diventando adulta capivo sempre più cose ma quello che ho capito adesso, diventando mamma, mi ha fatto provare per lei qualcosa in più.

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