L’ESPOSIZIONE AL SOLE DEI BAMBINI: QUELLO CHE OGNI GENITORE DEVE SAPERE

Il sole stimola la pelle a produrre la vitamina D, molto importante per mantenere la salute delle ossa. È estremamente importante, però, che l’esposizione al sole, principalmente dei bambini, sia fatta in modo consapevole e con tutte le precauzioni. Ma quali sono i fattori da considerare? Quali sono le ore dove bisogna evitare l’esposizione? i bimbi sotto l’ombrellone sono protetti? ESPOSIZIONE SOLE BAMBINI GENITORE DEVE SAPERE

ll buco dell’ozono e l’esposizione al sole

Se ne sente parlare tanto, anche se ultimamente un po’ meno, ma questo non vuol dire che il problema non esista, anzi. Lo strato di ozono, fa sì che i raggi solari arrivino alla terra in modo molto meno potente,  filtrando le dannose radiazioni ultraviolette. Ma il buco dell’ozono si sta allargando e questo naturalmente non è un bene. Proprio per questo la protezione della pelle dei bambini (ma anche di noi adulti!) non è assolutamente un tema da sottovalutare.

Conseguenze dell’esposizione al sole eccessiva o senza precauzione

In un importante articolo dell’UPPA, il dottore Stefano Gorini, pediatra di famiglia, spiega:

“Il sole preso in eccesso però, può essere dannoso per la pelle: a parte i danni acuti che si manifestano con la ben nota ustione solare, esiste anche un danno cronico che provoca un precoce invecchiamento della pelle ma, peggio ancora, un aumento del rischio di insorgenza di tumori cutanei. Tale rischio si è andato accentuando negli ultimi anni a causa del buco nell’ozono, e, se si considera che è stato calcolato che nei primi 18 anni si prende all’incirca il 50% del sole di tutta la vita, si capisce come il problema della prevenzione si ponga fin dall’infanzia anche se in età pediatrica la comparsa dei tumori cutanei è un evento eccezionale”

Le cose PIÙ IMPORTANTI da sapere prima dell’esposizione al sole

Il dottor Gorini, sottolinea più volte l’importanza della consapevolezza dei rischi e delle precauzioni che molte volte vengono sottovalutate o prese per “eccessive” e spiega:

  1. I bambini di pochi mesi non devono essere esposti al sole. Per gli altri, invece, evitare le ore centrali (dalle 10 alle 16) esporli comunque gradualmente e iniziando con tempi brevi.
  2. I raggi passano non solo attraverso gli indumenti, ma anche attraverso l’ombrellone o gazebi. Quindi la cosa migliore quando si va in spiaggia con i bambini molto piccoli è spezzare la giornata oppure, nelle ore centrali, trovare un posto sotto l’ombra “sicura” non quella dell’ombrellone o dei teli.
  3. La crema solare ad alto fattore va sempre messa, anche all’ombra e rinnovata ogni due ore, subito dopo il bagno, anche quando nella confezione c’è scritto “resistente all’acqua”.
  4. Mettere il cappellino in testa.
  5. Evitare ad ogni costo (anche rinunciando alla giornata di spiaggia) la comparsa dell’eritema, se viene fuori vuol dire che c’è già un danno nei tessuti cutanei.

ESPOSIZIONE SOLE BAMBINI GENITORE DEVE SAPERE

Considerazioni di una mamma spiaggiosa sull’esposizione al sole dei bambini

  • Fare giornata intera in spiaggia si o no? Personalmente credo di no. Credo che la giornata intera in spiaggia con i bambini ancora piccoli non sia una buona idea, per noi adulti può essere noioso ma, come in ogni cosa, i piccoli prima di tutto. Nel nostro caso, la maggior parte delle volte spezziamo la giornata di mare e nelle ore centrali, se vogliamo comunque restare in giro ci rifuggiamo sotto l’ombra di “cemento” o di fitte pinete, lì, naturalmente, dipende dal luogo e dalle abitudini della famiglia.
  • Dormire sotto l’ombrellone: non condivido neanche la scelta di fare dormire i bambini molto piccoli sotto l’ombra dell’ombrellone durante le ore centrali, visto che i raggi dannosi passano comunque, mi è capitato un paio di volte di doverlo fare per forza di cose, ma certo, se capita un paio di volte in una vacanza non succede niente (sempre usando creme, cappelli, ecc…), non condivido però l’abitudine di farlo ogni giorno.
  • Il cappellino e le scenate: il cappellino è una storia a parte 🙂 Spesso la Princess non vuole metterlo e non c’è modo di farglielo tenere su, in quei casi risolvo con una bellissima bandana, certo è sempre meglio il cappello, ma in quei momenti la bandana è meglio di niente.
  • La spiaggia con un cucciolo neonato: ecco anche questo merita un capitolo a parte. Il primo anno con la Princess in spiaggia (fra le poppate continue, l’aria forte che c’era a settembre, la non-esposizione al sole e la pioggia di quell’anno) siamo tornati a casa più bianchi di prima della partenza. Se state programmando di andare al mare con un neonato sappiate che vi conviene prenotare in un posto con piscina al coperto e che è meglio che evitiate di prenotare un ombrellone, tanto non lo userete (o lo userete mezz’ora al giorno) 😀

Scherzi a parte, credo che questo argomento sia troppo banalizzato e che ci sia poca consapevolezza sui rischi a lungo termine per esposizioni al sole prolungate o senza precauzioni.

Come in ogni cosa però, sta a noi genitori trovare un giusto equilibrio e prendere una decisione sul come, quanto, quando e perché fare o non fare una cosa. L’importante è, appunto, essere informati e consapevoli delle conseguenze delle nostre decisioni, questa cosa, come ben sapete, è la cosa più difficile, impegnativa, complessa e che più spaventa dell’essere neogenitori.

Credo fortemente che cuore, istinto e consapevolezza (informazione) siano il mix perfetto per la genitorialità responsabile 🙂

Quindi…buona spiaggia a tutti e usate la crema solare 😉
RominA